Relazione congresso “Flebolinfologia tra tecnologia e ricerca”

RAZIONALE DEL CONGRESSO

La flebologia attuale parte da consolidate esperienze e basi scientifiche .

Nel corso degli anni nuove strategie sono nate da approfondimenti nel campo della

genetica e dalla scoperta delle trasformazioni indotte da fattori epigenetici che ci inducono

ad approfondire le nostre conoscenze e modificare il nostro approccio diagnostico e

terapeutico anche in funzione della necessità di proporre soluzioni personalizzate cioè di una

flebologia di precisione.

Le nuove tecnologie ed i nuovi percorsi diagnostico terapeutici proposti nelle relazioni del

nostro congresso sono il risultato di ricerca ed approfondimenti scientifici che verranno a

disegnare una crescita progressiva della professionalità della figura del flebologo.

La nostra figura professionale potrà avvalersi di un sistema organizzato grazie anche all’aiuto del sistema

digitale, come confermato di recente dall’indagine del Politecnico di Milano in relazione al rapporto esistente

tra medici e” life science innovation “

Infatti partendo da un bagaglio culturale consolidato il flebologo avrà la possibilità, attraverso

un sistema di connessione continua di telemedicina e di telemonitoraggio della malattia

venosa cronica, di condividere esperienze e scelte terapeutiche con un ampio gruppo di

colleghi.

Questo modello organizzativo permetterà la continua connessione tra centri di ricerca e

bacino territoriale flebologico con evidenti vantaggi bilaterali allo scopo di portare avanti una

crescita continua delle conoscenze e di vantaggi per corretti ed univoci comportamenti nei

percorsi clinico -assistenziali.

Per queste considerazioni ho voluto inserire nel programma scientifico alcune novità.

Queste le novità presentate nella sessione linfedema:

-uso dell’elastosonografia come elemento di diagnostica ecografica

-attualità della biomeccanica della postura e novità tecnologiche in posturologia

-biostimolazione cellulare e riepitelizzazione con studio della matrice extracellulare,fotobiomodulazione con

ossido nitrico

-studio del biofilm nelle ferite croniche

-terapia fotodinamica e acido 5 deltaaminolevulinico combinato con cold atmospheric plasma nella

rigenerazione dei tessuti

-telemonitoraggio della malattia venosa cronica e della malattia trombotica

-uso del bisturi al plasma

-intelligenza artificiale ed analisi dell’immagine

-uso del laser(Filac e Silac) nelle fistole perianali e sacrococcigee.

Dott.Antonio Ciarelli

Chirurgo vascolare Coordinatore Macroarea Italia Centrale SIF

Specialista in Chirurgia Vascolare

Specialista in Chirurgia Generale

Specialista in Medicina dello Sport